L'essiccazione naturale all'aria delle uve aumenta la concentrazione di aromi e zuccheri nel mosto, rendendo possibile questa specialità con una lunga tradizione. Lo Sfursat di Nino Negri brilla già al naso con una varietà compatta di aromi (lamponi, marmellata, violetta, pepe, roccia). Senza apparire sovraccarico, un vino ampio, potente e molto complesso si dispiega al palato con un frutto a bacca profonda (ciliegia). L'alta gradazione alcolica è ottimamente integrata in un caratteristico acido della frutta e nei tannini aderenti dell'uva Chiavennasca, come viene chiamato il Nebbiolo in Valtellina. Questo sfursat tradizionale termina con una finitura quasi infinita.