La vista dal vigneto della famiglia Wohlmuth è mozzafiato: le delicate colline ricordano le onde di un oceano verde. I filari sembrano dipinti da un artista. «Sì, non ci si stanca mai di ammirarli!», conferma Gerhard Wohlmuth e aggiunge: «È come guardare un'opera d'arte, si diventa umili». Ecco perché il vino della famiglia Wohlmuth non deve avere il sapore di un Sauvignon Blanc della Loira o di uno Zweigelt del Burgenland, ma essere autentico: «Vogliamo creare pezzi unici. Vini intensi, espressivi e delicati. Infatti, è facile non solo identificare l'andamento annuale dei vitigni, ma anche il luogo in cui sono cresciuti. Per noi sono opere d'arte di cui sottolineiamo l'unicità con l'immagine che cambia ogni anno sulla bottiglia». La particolarità dei vigneti della famiglia Wohlmuth non è solo il pendio estremamente ripido, ma l'interazione di vari fattori: qui fa molto freddo di notte, grazie ai 600 metri sul livello del mare e alla vicinanza alle montagne, e fa caldo di giorno, grazie alla forte pendenza e al terreno di ardesia. In questo modo, le uve maturano più lentamente e sviluppano un aroma stratificato. Inoltre, la fillade drena naturalmente i terreni. Le viti devono sviluppare lunghe radici per raggiungere l'acqua situata in profondità. In questo modo gli acini rimangono più piccoli, producendo così vini dal sapore più concentrato. Infatti, assaggiando il Rotburger Phyllit si sente una leggera nota di ardesia oltre all'aroma di ciliegie e more succose: nomen est omen! Uno Zweigelt armonioso come la vista sulla Stiria meridionale. Gerhard Wohlmuth è riuscito a rappresentare il terroir in modo artistico. Riesci a sentirne il sapore?