Ogni tanto perdiamo la testa per qualcosa. Spesso ci succede nelle Colline del Chianti, soprattutto nella zona centrale del Classico, il paradiso del vino toscano. Una tradizione vitivinicola che risale all'antichità, un clima piacevolmente caldo, una gamma interessante di terreni ed esposizioni... Qui l'uva fiorisce letteralmente, soprattutto la locale Primadonna Sangiovese. Tuttavia, il Chianti ricercato, fruttato e vellutato non si pigia da solo. L’azienda Dievole ci hanno fatto perdere la testa nel corso degli anni, ma alla fine il vecchio amore ha cominciato a fare un po’ di ruggine. Troppo spesso la cantina vicino al piccolo paese di Vagliali ha perso qualità. Ora, con la nuova gestione, il vento sta cambiando: il team che ruota attorno all'enologo Alberto Antonini sprizza passione e uno spirito nuovo. Il design moderno sostituisce le etichette dorate al limite del kitsch, le botti di rovere di qualità elevata e i tini di cemento completano la cantina e le nuove parcelle il vigneto coltivato in modo sostenibile. Un gioiello speciale tra i cento ettari iscritti al registro del Chianti Classico: il vigneto di Petrignano. Situata in un'ansa di un fiume, la vite si bagna letteralmente nei riflessi del sole, in un terreno ricco di sostanze nutritive provenienti dal suolo calcareo e ricco di minerali. Il vino? Segna il cambiamento di rotta dell’azienda che sta tornando all’antica grandezza! Ha un grande seguito, Wine Enthusiast e James Suckling gli danno il massimo dei voti, il Gambero Rosso ha decorato il Chianti contemporaneo con la medaglia di Rosso Italiano dell'Anno. Certo, dura solo 12 mesi. Di certo non arrugginisce!
Disponibilità limitata!
Premi
Gambero Rosso 2023: Tre bicchieri, Wine Enthusiast: 91 punti, James Suckling: 90 punti