Saragio è un nome dialettale per un ciliegio, «poggio» il termine italiano per collina. In questa località, dove ancora oggi si possono trovare molti ciliegi, ci sono anche alcuni appezzamenti di Giacinto Lombardo. Qui sceglie le uve migliori per questo vino. Vende il resto, così come altre parti del suo raccolto, sfuse ai commercianti di vino della regione. Giacinto ha anche piantato del Cabernet Sauvignon a Poggio Saragio. Il 10% è al massimo la proporzione che dà un accento speziato a questa cuvée. Il vino viene affinato per 24 mesi in barriques di rovere francese. Il risultato sono note delicatamente speziate, sottolineate da un po' di vaniglia, fumo e catrame. Al palato, il Poggio Saragio porta una morbida opulenza in emozionante equilibrio con il gioco acido/tannino.